a scanzo d'equivoci
care compagne e cari compagni
pazienza per chi si sente infastidito dall'appellativo, io no. riguardo all'esigenza di elaborare un documento prima di intraprendere qualsiasi inizativa, io credo che alcune iniziative (come una lettera a un giornale - scusate se continuo con questo tormentone, che ormai avrà portato qualcuno alla nausea) possano prescindere da dichiarazioni d'intenti preventive, anzi la loro efficacia starebbe proprio nel non essere etichettabili. e quanto all'efficacia, vorrei chiarire che simili iniziative non valgono a "cercare il consenso degli altri" ma a creare consenso, cioè a sensibilizzare, e per sensibilizzare (scusate l'ovvietà) andrebbero cercati i modi utili a comunicare non con chi è già sensibile ma con chi potrebbe esserlo. o no?
ciao
Vittorio
martedì 17 giugno 2008
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