Come marito di Pia, essendo un cuor solo ed un'anima sola, potrei dire che concordo e ratifico quanto da lei detto, anche perchè per iscritto (e solo per iscritto) al dono della sintesi e della chiarezza. Però non mi sottraggo alla responsabilità ed al piacere di comunicare le mie sensazioni. Inoltre nel frattempo, essendo oltre il tempo massimo ammesso, sono arrivate tante sollecitazioni che forse le mie considerazioni divengono tardive ed obsolete. Comunque...
La mia giornata Montegioviana è iniziata con un sms che ho mandato ad un carissimo amico, da sempre militante in R.C., sindacalista Cobas, il quale si stava recando a Mirabilandia col proprio figlio. Il testo del messaggio recitava così "strana sta faccenda, tu rifondarolo che vai nel tempio del divertimento borghese, io borghese che vado ad un incontro per rifondare rifondazione".
E' pertanto con una certa dose di disagio (da uno a dieci, lo quantificherei a 4) che ho osservato l'arrivo dei partecipanti. E più la gente arrivava, più mi sono detto "che cosa ci fai qui, tu non hai un percorso, non hai un'identità politica, non rientri probabilmente neanche nell'elettorato che potenzialmente potrebbe e dovrebbe votare R.C. (almeno secondo i canoni pre- elettorali). Successivamente:
1) mi sono sentito accolto e "a casa mia" nel cerchio ristretto sotto il presunto fico, che fra tutti i "naturalisti", non siamo riusciti ad identificare che razza sia. Ho potuto parlare sinceramente, senza pregiudizi, senza freni inibitori, libero fino in fondo. E QUESTO, SCUSATE, NON E' POCO.
2. il momento del pranzo è scorso via piacevolmente, accompagnato da una conversazione con chi ci si è trovato casualmente dirimpettaio nel tavolo, un misto di amarcord e "sognando il futuro";
3. il momento assembleare mi ha rivelato degli aspetti e dei toni meno costruttivi, ho inteso dei discorsi della prima ora (discariche no, inceneritori no....tutte cose giuste, ma o non produciamo più o ndo li mettemo sti rifiuti almeno negli anni di transizione tra il vecchio modello produttivo ed il nuovo modello, ammesso che si possa attuare???). Oppure basta l'uso della non violenza, in alcune circostanze la violenza è l'ultimo o unico rimedio possibile. Immagino che se fossimo andati avanti, ce ne sarebbe stata anche per la chiesa e per i credenti ...
Io credo che realizzare un'officina scevra di ideologie e di condizionamenti derivanti dalle proprie esperienze e percorsi personali sia una cosa ardua. Con contenuti diversi ed in contesti diversi, era (e forse lo è ancora) l'approccio di Bene Comune, che in nome dell'interesse collettivo, aggregava trasversalmente gli uomini di buona volontà.
Io, borghese piccolo piccolo, rimango disponibile al dialogo ed al confronto con tutti e su tutto ciò che non viola i miei principi di fondo ( non mi impegnerò in una battaglia per la sperimentazione della pillola abortiva o non farò battaglie per la chiusura delle discariche, senza che ci sia un programma alternativo sostenibile). Metto sul piatto la mia umanità, che non ha colore o etichetta e la mia piccola esperienza di 45enne che ancora non ha trovato la quadratura del cerchio e non si rassegna a "rassegnarsi".
Sono sicuro che mia moglie è stata più lucida nell'analisi e nelle conclusioni, ma ci ho provato...
Saluti a tutti in particolare a coda di cavallo, Michele ex rifondarolo per gli amici
Sergio Manuelli - CLAM
martedì 24 giugno 2008
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