martedì 3 giugno 2008

Monte Giove - Gruppo 1

I partiti, ma anche altre strutture come ad esempio le cooperative, non sono luoghi di democrazia ma di gestione del potere e per questo escludono le risorse dei movimenti. I partiti non sono di per sé qualcosa di negativo, negative sono le attuali forme di partito

I vecchi non mollano, continuano ad occupare posti di responsabilità nei partiti e quindi non c’è ricambio generazionale.

La cultura di sinistra è di élite ed è rimasta legata a vecchie coordinate.

Non sappiamo cosa fare, ma l’attuale situazione di caos può essere positiva perché predispone all’apertura verso nuove possibilità, a condizione di non avere fretta e di lasciar maturare le cose.

Molto importanti, più che le dichiarazioni di principio e di appartenenza, sono i comportamenti personali e quindi l’esempio che si può dare.

Bisogna ripartire dalla cultura, cioè definire cosa è giusto e cosa è sbagliato in base ai bisogni comuni delle persone e ai problemi del territorio.

Non serve coinvolgere tante persone, serve coinvolgere le persone giuste.

Non serve fare un nuovo partito ma continuare a fare quello che ognuno fa costruendo sinergie.

Bisogna discutere seriamente di alcuni aspetti importanti della società attuale quali la rete e il grillismo

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