Riprendo a rispondere da quest'intervento, sul cui linguaggio mi ritrovo. Sono Marcello Pesarini, ho partecipato all'incontro di Montegiove ma non al secondo. Ormai sono anconetano, e se appartengo al giro che ha organizzato il primo incontro, ciò è solo perchè ho vissuto 35 anni a Pesaro, e lavoro con Michele. Ma le distanze sono distanti. Propongo perciò, seguendo il modus di Roberto Amici, di costruire un "camera di consultazione" fra noi anconetani e maceratesi, come Gabriele, Sergio Labate, alcune ragazze di Fabriano, io e Nicoletta di Ancona, ancora Emanuela di Fabriano, etc. Poichè le cose di cui mi interesso maggiormente, sociale, migranti, carceri, sono ancora molto ad appannaggio degli addetti ai lavori, ed almeno a livello informativo devono uscire dall'approssimatezza, vi giro con molta immodestia un mio ragionamento che proporrò ad alcune figure della Regione, dove lavoro, per dare loro un contributo critico su come impostare seminari sull'integrazione ed inclusione. Il primo si è proprio svolto a Pesaro, nel quasi vuoto di presenze, visto l'orario, 9 di mattina di mercoledì. Le osservazioni che qui estendo sono rivolte a chi vuole costruire i seminari a seguire, ma poichè i limiti che tutti abbiamo spesso si toccano, potrebbero essere utili anche per noi"dal basso". Amici e compagni sotto al Cesano che ci siamo visti il 25 maggio, se ne può parlare fra di noi?
Marcello
martedì 22 luglio 2008
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