Cari,
chiedo scusa se ancora non siamo riusciti ad organizzarci per venire da voi. Provo, però, ad essere presente "con lo spirito" qui dall'Abruzzo.
Innanzitutto per Chiara: e meno male che non sapevi scrivere...
Detto questo, vorrei sottoporvi una mia riflessione, che credo calzi a pennello con il disagio che serpeggia in alcuni interventi. Io lo attribuirei ai movimenti tellurici sotto i nostri piedi, per cui è difficile trovare un perno comune da cui iniziare a muoversi.
Chiara esprime la sua allergia verso termini quali destra e sinistra. Azzardo che la sua allergia sia causata da questa destra e questa sinistra. Ma non credo si possa prescindere da una constatazione: la verità in tasca non ce l'ha nessuno, tuttavia, il nostro sistema di valori è ... X, perchè preferiamo questa direzione ad un'altra. Credo che, senza chiarire questo elemento di fondo, diventi difficile anche iniziare a parlare del resto. Un po' come i postulati di Euclide: se non li si desse per buoni, non si potrebbe misurare neppure il tavolo da cui digito.
Per cui, vi espongo questa mia riflessione che parla di... scelte di campo. Portate pazienza...
Ci sono delle volte in cui d'improvviso si aprono degli squarci di comprensione che fanno impressione a te stesso.Ieri ho capito tutto di botto, perchè gli italiani votano Berlusconi, perchè destra e sinistra sono agli opposti ma si somigliano, perchè io odio il fascismo, perchè c'è ancora gente che crede nel fascismo e persino cosa succederà nel futuro. Ce la farò a spiegare tutto questo o mi stuferò prima?Ci provo...Le persone di sinistra non hanno capito un accidente di cosa sia la destra. Si contunua a stupirsi che gli italiani votino Berlusconi nonostante i processi e le televisioni. O, al limite, si dà come spiegazione il fatto che gli italiani siano come lui. Insomma, chi lo vota o è un mezzo delinquente o è un imbecille.Questa idea, oltre ad essere ovviamente falsa, perchè io conosco persone di destra che non sono nè l'uno nè l'altro, denota l'incapacità che ha la sinistra di capire.Il punto è che le persone di destra hanno una scala di valori completamente diversa. Loro pensano che governare non è alla portata di tutti, non qualsiasi cittadino può pretendere di decidere, ma solo chi ne ha le capacità. E chi ha queste capacità, proprio in quanto essere dotato, le userà per il bene di tutti. E il bene di tutti è più importante della morale e delle libertà dei singoli. Infatti, seppur rozzamente, chi vota a destra lo dice: l'importante è che ci risolva i problemi.Prendiamo l'esempio di Napoli. Per l'elettorato di destra non ha nessuna importanza che ci sia stata una compressione delle libertà di espressione e manfestazione. L'importante è che il capo abbia risolto un problema. Non solo. Il capo è in condizioni di risolvere il problema proprio perchè è al di sopra delle regole.Per cui è inutile continuare a strillare su Berlusconi, chi lo ha votato la sa benissimo la tiritera, ma lo ritiene "quell'uomo" al di sopra del bene e del male che ha le capacità per comandare.Alla base di questo c'è l'idea che le masse non sono intelligenti e lungimiranti, e che un politico eletto per tre anni non penserà mai al futuro (gli si può dare torto in maniera semplicistica?). Solo un uomo con certe capacità (quindi, con la licenza di rimanere anche al di sopra della morale e della giustizia. Il lodo Alfano in questo senso è illuminante!) lo farà. Ecco come si spiega il mix di Mussolini tra fascismo e socialismo. Perchè, sostanzialmente, il fascismo è una forma di collettivismo...dall'alto. Mentre il comunismo è una forma di collettivismo...dal basso. Ecco perchè sono così lontani, ma così vicini. Per entrambi il bene comune è supremo rispetto ai diritti civili e privati di ciascuno, solo che nel primo caso il bene lo stabilisce il capo, nel secondo caso il popolo.
Tra l'altro, lo stesso Veltroni è affascinato da questa concezione e lo dimostra quando addita i professionisti del no come la causa dei mali della sinistra e del paese. Ecco perchè le differenze si assottogliano sempre di più.
Invece la democrazia cos'è? E' il sistema di governo nato sull'idea che le libertà civili e private siano supreme, anche sul "buon governo". Io questo lo sento nel profondo. Ma se questa idea portasse l'umanità al suicidio? Come dare torto ai collettivisti (di destra e sinistra)? Eppure, mi ribolle il sangue al solo pensiero che non mi potrei permettere di mettere bocca nelle cose di governo perchè non è roba per me...O che mi vengano negate la libertà di espressione, parola, associazione, ecc..A questo punto, è chiaro come sarà il futuro. Premesso che le persone non vogliono rinunciare più a certi diritti, ma alla fine gli unici diritti che realmente interessano sono quelli che consentono di guadagnare e spendere liberamente, mentre per il resto lascierebbero tranquillamente fare a chi se intende. E premesso che governare richiede effettivamente competenza e lungimiranza che non puoi chiedere al salumiere sotto casa. Di conseguenza, la formula vincente sarà un mix (già sperimentato in parte da Mussolini, Hitler e adesso Cina): massima libertà in campo economico, massima autorità in campo prettamente politico.Vi piace questa prospettiva?
In conclusione, secondo me occorre scegliere: da un lato il valore supremo è la libertà del singolo (vedi America), poi via via vi sono varie sfumature, fino ad arrivare all'opposto, dove il valore supremo è il bene comune, perseguito con filosofie diverse (darwiniste nel caso della destra, illuministe nel caso della sinistra). Credo che, prima di scindersi in gruppi di lavoro che scendano nel dettaglio, occorrerebbe capire come ci collochiamo in questo arco. Non si tratta di riproporre vecchi schieramenti o appartenenze fideistiche, ma semplicemente di capire in quale prospettiva ci riconosciamo e su quali basi vogliamo costruire. Io sento come davvero decisiva questa distinzione, se volete molto più vera della distinzione tra destra e sinistra.
Il punto è che non è che chi vota "dall'altra parte" è un disgraziato, è solo una persona che ha un certo sistema di valori. Questo la sinistra italiana non lo ha mai capito o ammesso. Però è bene capirlo ed ammetterlo, perchè io non ho nessuna intenzione di trovarmi in un movimento che, come succede spesso, consideri "gli altri" tutti cretini. Va compreso che ognuno sceglie la sua parte in buona fede, e chi non lo fa in buona fede sta da una parte e dall'altra. Però, in buona fede, noi diciamo di stare LA'!
Francesco
martedì 22 luglio 2008
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