martedì 22 luglio 2008

Sant'Anna - gruppo Ambiente, territorio, agricoltura, salute e alimentazione

Considerazioni generali
Bisogna capire chi siamo e cosa vogliamo e soprattutto come possiamo incidere nell’ambito della sinistra.
Il punto di partenza dovrebbe essere cercare di capire quale è il bene comune e poi cercare di fare qualcosa per raggiungerlo (od avvicinarsi ad esso). Per porsi in posizione di vantaggio nei confronti della destra (o della non-sinistra) bisognerebbe provare a fare o a dire qualcosa di oggettivamente buono, di inattaccabile, appunto perché finalizzato al bene comune.
Il quadro di riferimento è quello di una democrazia che va perdendo i suoi connotati elementari: la prima conseguenza macroscopica è quella della rappresentanza politica, sia in termini generali (la qualità e l'etica delle persone) sia in termini concreti (le elezioni).
Parlando di ambiente, è necessario quindi capire le esigenze, le criticità, i bisogni: questo può essere fatto solo partendo dal “micro” per arrivare al “macro”.
L’impostazione delle strategie dovrebbe essere olistica, tale da considerare gli aspetti ambientali in maniera trasversale.
Per abbracciare tutti i temi del gruppo di lavoro (ambiente, agricoltura, territorio, salute, alimentazione) è opportuno partire da un argomento ben preciso e, attraverso un filo conduttore, affrontare tutti gli aspetti connessi.


Prime proposte di strategia

à È necessario imparare ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni quotidiane: bisogna quindi lavorare sugli stili di vita. Ci lamentiamo spesso che le regole del gioco no ci piacciono… allora cambiamo gioco e inventiamoci nuove regole! Un primo passo può essere quello di provare a cambiare la filiera consumo-produzione nel proprio territorio (in un ottica GAS);

à Per trovare alternative adeguate ai problemi ambientali è necessaria un’azione di analisi critica. Una prima proposta potrebbe essere quella di partire con l’analisi di un’attività produttiva (fabbrica o cava) che crea impatti sull’ambiente ma al contempo offre posti di lavoro. Attraverso questa analisi si può poi dimostrare che i “benefici” economici (soprattutto in termini di posti di lavoro) sono al di sotto dei “costi” ambientali che si verificato a carico dell’intera collettività.

à Viceversa individuare attività produttive “virtuose” (se possibile delle medesime tipologie individuate nell’analisi del punto precedente)

à la “configurazione” della democrazia, così come il problema della rappresentanza politica, possono essere affrontati partendo da un problema concreto/palpabile/visibile. Ad esempio: cava, lavoratori, silicosi, valutazione d'impatto, permessi, pressioni e condizionamenti su tecnici e amministratori, profitti, salari, perdite. Oppure, ancora: emiparesi da ictus cerebrale alla dimissione dall'ospedale, assenza di strutture riabilitative territoriali, polverizzazzione delle risorse in piccoli ospedali fatiscenti, amministratori paralizzati dal terrore di non essere rieletti, "managers" mediocri scelti per appartenenza e non per competenza. Nelle due sequenze sinteticamente rappresentate problemi quotidiani e il peso incombente di una democrazia dimezzata sono contestuali e interdipendenti.

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